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Non siamo i soli..

Vorrei segnalare che altri paesi attualmente hanno il nostro stesso problema, cioè non vogliono respirare aria malsana più di quella che già respirano. Uno di questi paesi è Bazzano in provincia di Bologna; la notizia interessante, che potete leggere sul loro blog (http://ambientesalutebazzano.wordpress.com/) è che la provincia di Bologna sta dalla parte dei cittadini e a chi dice no ad una fabbrica di bitume…

attualmente
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Alternative al bitume?

Oggi più che mai si sta cercando la via migliore per salvaguardare l’ambiente e la salute dell’uomo. Si possono e si devono cercare nuove soluzioni per ottenere prodotti diversi, migliori o con un minor impatto ambientale. In alcuni paesi europei per realizzare infrastrutture si adottano impianti mobili che vengono spostati progressivamente riducendo la concentrazione di inquinanti in un territorio circoscritto oppure vengono costruite le strade con il cemento. Sono state segnalate al nostro Comitato alternative all’uso del bitume (www.biostrasse.eu ; Solar roadways), qui ne riportiamo due esempi come spunti di riflessione. Naturalmente tutti noi dobbiamo essere consapevoli che le scelte che influenzano le condizioni dell’Uomo e dell’Ambiente ci toccano da vicino e non possiamo pensare di trovarci in un’oasi protetta solo perché viviamo lontano da grandi centri urbani. E’ necessario avere una coscienza critica costruttiva che non si fermi di fronte all’ipocrisia ed all’indifferenza. Certamente la “strada”, [T]ec[N]ologicamente parlando, non è semplice, per questo bisogna collaborare per perseguire il medesimo obiettivo.

Tutti devono dare i famosi “my two cent“.

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Comunicato stampa

Qui di seguito trovate il comunicato stampa integrale così comè stato inviato ai quotidiani locali.

Il 16 luglio è stato costituito il Comitato NO AL BITUME che si oppone al progetto di costruzione di un impianto per la produzione di conglomerati bituminosi (asfalto) nella zona industriale di Calvatone, al confine con il Comune di Tornata. Sono state infatti da tempo concesse le autorizzazioni per installare un’industria che produrrà circa 100.000 tonnellate all’anno di asfalto senza informare la popolazione. Il Comitato è promosso da cittadini di Calvatone, Tornata, Bozzolo e Piadena seriamente preoccupati per l’impatto che la fabbrica di conglomerati bituminosi produrrà sulla salute dei residenti, sull’ambiente e sulle attività economiche già presenti nel territorio.
Il Comitato ha richiesto la documentazione relativa al progetto approvato a Calvatone ed ha già cominciato ad acquisire informazioni sulle conseguenze di queste attività produttive; in seguito a ciò si propone di far conoscere alla cittadinanza i gravi danni provocati dagli impianti per la produzione di asfalto e sollecitare le amministrazioni locali perché tutelino la salute pubblica e la qualità dell’ambiente. Proprio per sensibilizzare l’attuale Amministrazione di Calvatone il 20 luglio si è svolto un primo incontro con il Sindaco, con il quale il Comitato confida di poter avere un proficuo rapporto di collaborazione. Il Comitato NO AL BITUME è apartitico ed aperto a quanti vogliano collaborare e approfondire l’argomento. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.noalbitume.com; per contatti e-mail info@noalbitume.com .

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Il Comitato

Alcuni cittadini di Calvatone e dei comuni limitrofi, seriamente preoccupati per le conseguenze che l’attivazione di una fabbrica di asfalto produrrà sul territorio e gli abitanti, ha istituito il Comitato “NO AL BITUME”. E’ un gruppo apartitico di persone che si sono unite per difendere il diritto alla salute e per salvaguardare la vocazione produttiva della zona, nella quale allevamento e agricoltura svolgono un ruolo fondamentale.
Il Comitato “NO AL BITUME” vuole

  • Iinformare e sensibilizzare la cittadinanza che sino ad oggi è stata tenuta all’oscuro dell’esistenza del progetto e dei rischi derivanti dall’insediamento di un impianto insalubre;
  • permettere alla popolazione di esprimere il dissenso;
  • sollecitare l’Amministrazione perché tuteli la popolazione residente e la vivibilità del territorio.

Possono aderire al Comitato tutti coloro che ne condividono le finalità.

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Un’industria insalubre a Calvatone

Pochi sanno che è stata autorizzata la costruzione di un impianto per la produzione di conglomerato bituminoso, più noto come asfalto, nella zona industriale di Calvatone al confine con il Comune di Tornata.
Si prevede una produzione di circa 100.000 tonnellate all’anno di conglomerato bituminoso, con notevoli ripercussioni sull’ambiente e sulla popolazione.

L’impatto ambientale

Le fabbriche di asfalto sono classificate come industrie insalubri per il loro forte impatto ambientale dovuto oltre che ai processi di produzione anche al fortissimo aumento del traffico pesante.

Le conseguenze più gravi sono dovute all’emissione nell’aria di inquinanti. Alcune di queste sostanze sono di accertata tossicità/cancerogenicità come gli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) o i VOC (Composti Organici Volatili) tra i quali ci sono benzene e i suoi derivati e la formaldeide.
Gli impianti di conglomerati bituminosi emettono anche le polveri fini o finissime (PM10 e PM 2.5) che assorbono gli inquinanti e li trasportano nei polmoni.

C’è da preoccuparsi?

Le conseguenze più lievi degli inquinanti emessi sono irritazione delle mucose o disturbi all’apparato respiratorio, ma l’esposizione prolungata a sostanze cancerogene può naturalmente favorire l’insorgere di gravi patologie.

E’ particolarmente preoccupante l’aumento registrato in alcuni studi di tumori e leucemie nei bambini, che sono sempre più esposti agli agenti inquinanti rispetto agli adulti.

Comitato “NO AL BITUME”

Per questi motivi è stato promosso il comitato “NO AL BITUME” da parte di cittadini di Calvatone e dei comuni vicini preoccupati per le ripercussioni che l’impianto di conglomerati bituminosi può avere sulla salute pubblica, sull’ambiente e sulle attività economiche presenti nel territorio. Il Comitato è apartitico e aperto quanti ne condividano le finalità.